La dieta del gruppo sanguigno è un regime alimentare che è stato ideato dal naturopata americano Peter D’Adamo e non si limita all’unico obiettivo di tutte le diete ossia il dimagrimento ma va oltre a questo, promuovendo il benessere di tutto l’organismo. Tale regime alimentare quindi è utile non solo per perdere i chili di troppo e raggiungere un peso forma ideale, ma anche e soprattutto per mantenersi in forma e prevenire diversi disturbi. Divenuta molto popolare nel giro di pochissimo tempo, oggi la dieta gruppo sanguigno è ancora molto seguita. Per comprendere bene come funziona però bisogna prima di tutto capire la teoria che sta alla base di questo regime alimentare e che Peter D’Adamo ha continuato a portare avanti con grande forza.

Dieta gruppo sanguigno: la teoria di fondo

La dieta del gruppo sanguigno si basa su una teoria di fondo, secondo la quale esistono sostanze contenute negli alimenti chiamate lectine che vengono metabolizzate in modo differente da alcune persone piuttosto che da alte. A determinare questo diverso modo di reagire dell’organismo alle lectine sarebbe proprio il gruppo sanguigno e per tale motivo vale la pena seguire una dieta specifica in base a questo fattore.

Se noi assumiamo alimenti che contengono lectine non assimilabili correttamente dal nostro gruppo sanguigno, provochiamo una reazione contraria da parte del corpo. Secondo D’Adamo sarebbe proprio questo il principio alla base delle ormai diffusissime intolleranze alimentari. Il naturopata sostiene che sia sufficiente seguire la dieta gruppo sanguigno per riuscire a mantenersi in forma, perdere peso ma anche eliminare tutti i problemi digestivi e altri disturbi metabolici.

Dieta gruppo sanguigno: cosa mangiare

La dieta del gruppo sanguigno parte dal presupposto che non esiste uno schema nutrizionale fisso ma che questo debba essere assegnato proprio in base al gruppo sanguigno di ognuno.

Gruppo sanguigno 0

Coloro che hanno gruppo sanguigno 0 hanno una maggior predisposizione innata al consumo di alimenti proteici e in modo particolare di carne. Per tale ragione lo schema nutrizionale che dovrebbero seguire è molto simile a quello della dieta chetogenica, delle diete iperproteiche o della paleodieta. Via libera a carne e pesce quindi, che il metabolismo è in grado di gestire al meglio. Sarebbero invece da evitare i legumi, i latticini, i cereali e tutti i loro derivati (pasta, pane, riso, ecc.). Secondo D’Amato, coloro che hanno gruppo sanguigno 0 potrebbero sviluppare più facilmente intolleranze ai cereali e in modo particolare al glutine.

Gruppo sanguigno A

Coloro che hanno gruppo sanguigno A hanno invece una maggior predisposizione innata al consumo di vegetali. A livello metabolico quindi sono in grado di assimilare molto meglio e con più facilità ortaggi, cereali, frutta e legumi. Gli alimenti che invece andrebbero evitati sono i latticini e la carne, che l’organismo ha più difficoltà a digerire e potrebbero quindi scatenare i sintomi di un’intolleranza.

Gruppo sanguigno B

Coloro che hanno gruppo sanguigno B sono fortunati, perché hanno tendenzialmente un apparato digerente resistente ed efficace, con una tendenza all’intolleranza piuttosto ridotta. Nella dieta sono ammessi anche i latticini e sono davvero pochi gli alimenti che non possono essere consumati dalle persone che hanno questo gruppo sanguigno. Da evitare sono solamente i cibi particolarmente ricchi di conservanti e di zuccheri semplici.

Gruppo sanguigno AB

Coloro che hanno gruppo sanguigno AB sono altrettanto fortunati, perché si possono considerare una via di mezzo tra i gruppi A e B. Gli alimenti che il loro organismo non è in grado di assimilare al massimo sono pochi e si limitano ai latticini (che vanno quindi limitati) e ai cibi ricchi di conservanti. Per il resto non dovrebbero esserci grandi problemi per quanto riguarda il metabolismo.

I limiti della dieta del gruppo sanguigno

La dieta del gruppo sanguigno presenta un limite, che riguarda in modo specifico il divieto di consumare latticini (valido praticamente per tutti tranne che per i pochi fortunati che hanno gruppo B). Nel latte e in tutti i suoi derivati come formaggi e yogurt sono contenute buone quantità di calcio: un nutriente fondamentale per la nostra salute, in modo particolare per il benessere delle ossa. Una dieta completamente priva di latticini quindi potrebbe rivelarsi pericolosa, ma è bene precisare che è il latte vaccino ad essere incriminato.

D’Adamo consiglia infatti di sostituirlo con quello di capra, che risulta maggiormente digeribile e quindi crea meno problemi all’organismo.

Benefici della dieta: non solo perdita di peso

La dieta gruppo sanguigno non permette solamente di perdere peso ma consente anche di mantenersi in forma, evitando di “intossicare” il proprio corpo con alimenti che non è in grado di digerire ed assimilare al meglio. Parliamo di una dieta che è stata criticata, certamente, ma che per il momento non ha fatto male a nessuno. I cibi sconsigliati non devono essere eliminati completamente ma solo limitati. Vale quindi la pena provarla, perché è una delle poche che non pone l’accento solo sulla perdita di peso ma che si preoccupa anche della salute del paziente.