La carne fa male? Questa è una domanda che ancora oggi in moltissimi si pongono e trovare una risposta è spesso difficile, non perchè non esistano studi scientifici in merito ma perchè non è possibile generalizzare. Quando si parla di carne si fa riferimento ad un universo variegato, in cui confluiscono insaccati, carni rosse e carni bianche che non si possono considerare uguali. Al contrario, le differenze sono evidenti anche per quanto riguarda gli effetti sulla salute quindi è importante iniziare a distinguere le varie tipologie di bistecche.

Oltre a questo, vale la pena ricordare che c’è una bella differenza anche sulla qualità della carne: la sua provenienza, la tipologia di allevamento, le certificazioni sono tutti fattori che influiscono in modo determinante. In sostanza dire che la carne sia nociva è sbagliato, ma non è nemmeno del tutto corretto sostenere che sia l’alimento più salutare del mondo.

La carne fa male? No, se non si esagera

Prima di tutto vale la pena ricordare che i principali studi scientifici e gli esperti sostengono che non si possa affermare che la carne sia nociva a livello universale. Tuttavia, è altrettanto vero che tutto dipende da quanta se ne consuma: sarebbe meglio non superare le 2 porzioni nell’arco della settimana per essere sicuri di non andare incontro a problemi di salute legati ad un’alimentazione scorretta.

Ricordiamoci però che, come afferma la stessa AIRC, la carne rossa in particolare così come gli insaccati possono aumentare il rischio di cancro ma solo se il consumo diventa eccessivo. Per intenderci quindi, mangiare carne ogni tanto non fa male: potrebbe diventare pericoloso se si esagera.

La carne aumenta il rischio di cancro se è ricca di ormoni

Un altro dettaglio che fa una grande differenza è la provenienza dell’animale. Spesso quando andiamo al supermercato non prestiamo attenzione, ma dovremmo sempre controllare da dove arriva la carne che stiamo per acquistare, che tipologia di allevamento sia e quali certificazioni abbia. Purtroppo infatti in molti allevamenti gli animali vengono riempiti di ormoni, che vanno inevitabilmente a finire anche nella carne che noi consumiamo.

E’ logico che una bistecca ricca di ormoni non fa bene e rischia di essere cancerogena, specialmente se ne consumiamo quantitativi importanti in modo frequente. Meglio dunque controllare sempre da quale allevamento proviene la carne, perchè questo è un dettaglio che fa una grandissima differenza.

La carne bianca è da preferire a quella rossa

La carne rossa è ricca di ferro, quindi mangiarne piccole porzioni saltuariamente non fa male. Tuttavia, è bene ricordare che contiene anche molti grassi nocivi e che alla lunga un consumo eccessivo di carne rossa può aumentare il rischio di patologie cardiovascolari, diabete, infarto, ipertensione e via dicendo.

La carne bianca al contrario è più magra e dietetica: non a caso viene inserita spesso nelle diete dimagranti perchè contiene pochi grassi ma è comunque ricca di proteine che sono necessarie all’organismo. Eliminare completamente la carne dunque non è necessario: basta ridurne il consumo e preferire quella bianca (pollo, tacchino, coniglio) che di certo fa meno male di quella rossa e degli insaccati.